
Prof tanto mica la pubblica questa. Perché poi tanto non cambia niente. E poi se parlo ne esce un papiro. Qualche volta ho l’impressione, no anzi ne ho la certezza che è come il mio quattro a matematica. Il prof me lo ha appiccicato il primo anno di Liceo e ora che sono al quarto non ha cambiato idea minimamente. In compenso tutte le volte che mi interroga mi dice con un sorriso sadico da aringa surgelata che miglioro sempre. Miglioro sempre. Lo dice anche ai colloqui che ho fatto progressioni. Poi puntuale mi rimanda ogni estate. E non è che non studio, tutt’altro, ma è così e non cambia (tanto da farmi perdere la voglia). Non sa cambiare idea né modo di insegnare, e pensa che il mondo sia uguale a lui. E così è Siena per noi giovani. Tanto non lo pubblica mica no? Perché se capisce che è “dedicato” a lui….
Comunque parto da queste cose:
Il fatto che io sia giovane non fa di me un cretino
Il fatto che non compri un giornale non vuol dire che non sono informato (e che non legga online, tryhardando sugli articoli di commento che a volte mi sembrano scritti in codice invece che in italiano, ma sarà che anche io dell’italiano ne parlo un codice)
Il fatto che abbia i brufoli non mi rende cieco, i brufoli non mi coprono gli occhi e non mi crescono sulle orecchie o sulla lingua ma da altre parti.
Il fatto che io abbia diciassette anni e quindi non possa ancora votare (ma vorrei che si votasse a sedici) non fa di me un indifferente. Tra l’altro ci sono imprenditori adolescenti di successo (guarda il figlio di Briatore) come ci sono politici di successo che hanno iniziato da ragazzi la loro attività. E poi l’anno prossimo io ci vado a votare, anche solo per vedere com’è. Senza contare che io so che ci sono in Italia sindaci che hanno vent’anni e non sono peggio degli altri che sono più in là con l’età. Anzi.
Allora io Vi dico che questo blog non serve a niente. Niente. E ve lo dimostro, A meno che qualcuno non sia in grado di rispondere (affermativamente) a queste domande, che poi non sono nemmeno domande, sono cose che la gente pensa e non dice:
– Siena non è una città per giovani. Ma c’è qualcuno che ha capito che quando si parla di giovani si dovrebbe parlare di giovani e non ragionare per categorie dell’ottocento. I giovani NON sono la famiglia, NON sono gli anziani, NON sono la scuola. Sono i giovani punto e basta. E sono sempre meno e sono sempre più con le valigie sotto al letto e lo zaino in spalla. Se ne vanno, ma poi non è che tornano. E a molti dispiace anche di farlo.
–Siena e la Banca. Come mio nonno che me lo vuole sempre insegnare ma io il massimo che conosco sono le carte di Uno, mi pare che tutti, o quasi tutti, in città giocano a Tresette, si scrive così no?, (con il morto). Il morto è la Banca, BMPS: Bella si ma mancano Soldi. Ma c’è qualcuno che dice che il problema non è come dite Voi la città nel 2030. Ma la CITTÀ SENZA LA BANCA NEL 2030, perchè al massimo della Banca come dice mio nonno e di lui mi fido, ci rimane solo il marchio, come la Balzana.
–Siena gli stage e i posti di lavoro: ma qualcuno ha fatto il conto di quante aziende (e di che tipo) sono rimaste a Siena. ZERO. E quelle nuove non bastano di certo a sostituire quelle sparite, dato che dove lavorava mio babbo facevano i servizi per una Banca ma ora non se li può più permettere. All’Università se guardo i piani di studio ci prepareranno per un mondo che se va bene inizia dopo l’Appennino, ma forse direi dopo le Alpi. Allora diversi dei miei compagni dicono che se le cose stanno così tanto vale andarsene subito
–Siena e il turismo. Senti i giornalisti e pare che si lavorerà tutti nel turismo. Ma li avete visti i turisti che vengono in città o li vedo solo io? Tutti in branco fiondati fuori dal bus e ripresi dopo poche ore dall’altra parte che camminano veloce schivando altri bus e altri gruppi, scattando foto senza un minimo di criterio. Mi chiedo sempre se portano dei vantaggi ai negozi e ai locali in città, o solamente alle loro pagine Instagram o Facebook, io li vedo che escono con il telefono in una mano e il panino dall’altra. Come detto prima fanno foto a Piazza del Campo e se va bene al Duomo e al cinghiale in Via di Città e poi basta. Ha fatto più Wikipedro venendo da Firenze sotto Palio con quei video su Youtube per far conoscere Siena tra i giovani che tutti i programmi e siti e annunci degli ultimi anni. Ma Wikipedro è di Oltrarno, noi non c’abbiamo nessuno che può far questo? Perché non ci chiedete a noi di registrare dei video sui nostri quartieri, che mi pare a volte non li conosca nemmeno la gente del Comune? Penso sempre, ma quelli, i turisti intendo, ci entrano in qualche museo oppure no? O per caso finisce che i frequentatori dei musei che fanno statistica siamo solo noi che ci facciamo le giornate o le gite di un giorno. E questi musei, tipo il Santa Maria della Scala, in che condizioni sono? E poi, sono questi turisti che ci servono?. Intanto, noi se si deve vedere un concerto o qualcosa di interessante si comincia da Firenze, perché qui di spazi adatti e di alberghi adatti non ce n’è. Il massimo che ci tocca è “Il pagante”, il dj, che è venuto a Siena probabilmente perché aveva sbagliato strada e dedicandoci mezz’ora del suo “prezioso” tempo.
– Le contrade: è una delle poche cose uniche e buone che abbiamo, ma non mi sembra che si faccia tanto come amministrazione per aiutarle. Fanno loro da sé, con risultati come possono, dato che secondo me non vengono loro dati fondi e spazio adeguati.
–Lo sport: lasciamo perdere. Io nuoto e tra poco senza aiuti mi toccherà farlo nella vasca di casa, per non parare delle giovanili di molti sport, scomparse. Poi dicono che ci si annoia. Per forza tra poco ci sono rimasti solo gli e-sport
Ma alla fine non è mica solo la vostra generazione che ha paura di pronunciarsi su queste cose per tante ragioni. Noi poi non è che sotto sotto siamo tanto meglio. Si sta zitti. Come voi. Del resto manco in campagna elettorale si è vista gente che si incazzava o che era contenta nè delusa di chi vinceva. E chi dice che i nostri coetanei in Iran, in Brasile o in Russia o Ucraina sono più attivi, forse ha ragione. Solo che a noi non ci hanno insegnato nemmeno a protestare. SI insomma forse dovremmo fare noi qualcosa e se il Venerdi si va ai Fridays for future col treno e il bus, forse un altro giorno si dovrebbe fare la stessa cosa a Siena, per il futuro di questa città. Per farsi vedere. Perché ci siamo. Forse potremmo fare i Mercoledi per Siena: è giorno di mercato e sarebbe tempo speso bene. Io credo che se già ci vedessero, tanti in silenzio a sfilare per la città i politici o i futuri candidati qualche domanda se la farebbero.
E poi servono tanti quattrini: ma per tirarli in città da fuori ci voglio delle cose specifiche, dei progetti, della comunicazione. Io nei programmi che mi ha fatto leggere non ne vedo mezza di riga spesa per come e con quali canali raccogliere finanziamenti E se vado fuori Siena, e la mia ragazza è di Como e ci vado spesso fuori Siena, ci conoscono e male per il Palio e basta. E loro si invece che fanno comunicazione e destination management serio, lo so perché la mia ragazza ci lavora. Ma lo sa quanti posti di lavoro ci sarebbero a fare una cosa seria? Io si e voi?
Ripensandoci quasi quasi Prof se lo pubblica…