di Lorenzo Marretti
Uno dei grandi vulnus riconosciuto da tutti che avvelena la nostra comunità è la mancanza di educazione civica nelle scuole. Riattivare un reale insegnamento di questa materia nei nostri istituti scolastici è di vitale importanza.
Tuttavia in un mondo che ormai è permeato completamente dalla cultura digitale e dalle sue varie ramificazioni ed evoluzioni anche il concetto di educazione civica si dovrebbe evolvere.
Un’educazione civica al digitale per una nuova cittadinanza consapevole è qualcosa che non può più essere ignorata. Quale ruolo possono giocare in questo senso le amministrazioni comunali? Sicuramente il più importante: sensibilizzare. Può sembrare una parola suggestiva ma vuota dal punto di vista pratico.
Partnership pubblico-private che coinvolgono istituti di ricerca, società di consulenza e singoli intellettuali sono un percorso invece concreto e realizzabile.
Riscrivere Siena, insieme a Per Siena, ha tracciato un cammino virtuoso in questo senso con il lancio di una piattaforma di partecipazione. Sviluppata attraverso il software “Decidim”, un moderno open-space digitale dedicato al confronto corretto, sano e sicuro circa le tematiche concernenti la vita pubblica della Città.
È possibile attraverso questo strumento dare vita a dibattiti, votazioni e processi partecipativi di varia natura. Aldilà del suo utilizzo circoscritto e specifico, l’intento è quello di aprire uno spaccato sulla realtà digitale, sulle straordinarie opportunità e sugli altrettanto pericolosissimi rischi. Non sprechiamo questo spazio, utilizziamolo tutti insieme per ragionare su un tema troppo spesso ignorato ma che sempre di più condiziona la nostre vite.

Ripuliamo Siena

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